Giovanni Mazzi

GIOVANNI MAZZI
L'arte è terapia personale nella sua dimensione privata ma anche intervento sociale nella sua dimensione pubblica, processo creativo che nasce da un concetto con cui esprimo e condivido le mie idee, emozioni, paure, pensieri e angosce. Mi ha sempre affascinato capire quale fosse il pensiero che è alla base della creazione per questo ho cercato di comprendere i messaggi che sono dietro alle opere d'arte degli artisti del passato e contemporanei, ispirandomi non solo alla pittura ma arrivando fino al fumetto, all'illustrazione e anche alla musica. A livello realizzativo sono partito da un linguaggio figurativo per approdare dopo un lento processo di trasformazione ad una dimensione più essenziale dove le forme sono state semplificate in modo da arrivare a una maggiore libertà espressiva e creativa. Nella scelta delle tecniche sono passato dalla pittura a olio a tecniche più libere dove uso tipi diversi di materiali come pastelli a olio, matite, chine che uso su diversi tipi di supporto.
Giovanni Mazzi ama in particolar modo le tecniche dell'incisione e la pittura figurativa. Gli argomenti principali nella sua arte sono la condizione umana, l'individuo nel confronto della società moderna, e l'infinita ricerca di felicità. L'amore per l'arte inizia già a tenera età. Segue corsi di fumetto e illustrazione presso la “Scuola Internazionale di Comics” per poi arrivare a frequentare per un biennio la scuola libera di nudo.
“L’arte deve essere sconveniente e deve essere etica”. Fra il 2001 e 2010 prendono vita diverse mostre fatte tra le quali "Il Faust” e “I Fantasmi di Scano Boa”, quest’ultima allestita anche presso il caffè delle Giubbe Rosse a Firenze (2009) e in collaborazione con altri artisti italiani. Attualmente è impegnato nella preparazione e creazione di una mostra a New York che lo porterà a mostrare la sua arte a livello internazionale. Il progetto conterrà opere sulle quali il lavoro è ancora in progress, alcune di ispirazione mitologica come ad esempio "Orfeo ed Euridice".
Nel 2009 si Diploma all’Accademia di Belle arti di Firenze in Arte Grafica. Nel 2003 fonda con il musicista Federico Mengoni il sodalizio artistico che prende il nome di “Il caffè degli zeri”.














